Storia

Il viaggiatore che, nel medioevo dei Guidi, percorreva la strada da Poppi verso Camaldoli, lungo la vallata della Sova, trovava sulle prime pendici due piccoli castelli: Ragginopoli e Lierna e, più in alto, l’abitato di Moggiona.
Le prime notizie di Lierna risalgono ai primi anni del 1000, probabilmente la loro origine è legata alla presenza dei Longobardi in Casentino; inoltre la leggenda vuole che nel castello di Ragginopoli dimorasse quel conte Maldolo che donò le terre dove è sorto il monastero di Camaldoli: Cà Malduli, casa di Maldolo.
Quest’ipotetico viaggiatore che si arrampicava su una malagevole strada sul fianco della montagna, arrivando dal basso, avrebbe visto il borgo di Lierna arroccato sulla cima di una grande roccia, che si alzava dal corso della Sova.
Fino al secolo scorso il borgo si trovava al centro di un’importante rete di strade che risalivano verso Camaldoli: quella che da Farneta proseguiva per Montanino, utilizzata dai Monaci Camaldolesi per l’esbosco del legname; e quella che da Poppi proseguiva per Avena, Lierna e quindi Moggiona e Camaldoli. Questa struttura viaria spiega la presenza di castelli e strutture militari deputate al controllo.
Lierna, è sempre stata collegata alle vicende del Monastero di Camaldoli ed ha subito passivamente il corso della storia del Casentino: conti Guidi di Romena, Repubblica Fiorentina, Graducato di Toscana. Il fatto storico più rilevante risale al 1498, quando Bartolomeo d’Alviano rimase ferito durante l’assedio al castello.
Oggi la vecchia viabilità è stata abbandonata e sono cambiate radicalmente la struttura urbanistica del borgo e la rete viaria verso Camaldoli. Lungo i due versanti corrono due strade: una che passa da Avena e Moggiona, l’altra da Farneta verso Montanino. Percorrendo le due strade odierne, è possibile osservare la sua interessante struttura originaria a losanga che incombe sulla vallata della Sova.


Lierna oggi conta 150 abitanti ed è un grazioso e piacevole borgo che fa parte del comune di Poppi. La parte antica, raggruppata dietro una bella porta medioevale, comprende i resti dell’antico cassero e della chiesa di S. Michele Arcangelo,

I nuovi insediamenti sono stati realizzati, per la natura dei luoghi, esclusivamente verso il lato orientale, con nuove villette, anche piacevoli, che spaziano verso il fondovalle nel quale si nota la torre del castello dei Guidi.

Le notizie storiche che è possibile rintracciare sulle guide ufficiali del Casentino (Beni, Repetti, Porcellotti) sono molto scarse, comunque l’importanza della chiesa di Lierna, e della sua comunità, si possono dedurre anche dal fatto che nella recente e magnifica mostra “Il Seicento in Casentino” organizzata dal Comune di Poppi si potevano osservare tre grandi tele restaurate appartenenti alla chiesa di S. Michele Arcangelo: una “Deposizione” di Pietro Sorri, il “Martirio di S Agata” di Giovanni Bizzelli e il “Sacrificio di Isacco” di Francesco Curradi.